La città vista così, tra parole che se ne vanno verso la pianura, quasi in caduta a volte. Un modo inusuale di capirne la geografia, la forma non sempre rotonda, che poi è quella del tempo e di una certa inquietudine e della bellezza:
Officine della poesia 1.Bologna
Forse è questo che intende Caterina Serra nella bella prefazione a Officine della poesia 1. Bologna
quando dice che 12 poeti sono qui quasi a far parte di un paesaggio in costruzione. Al centro c'è La Torre della Parole di Maura De Mezzo, un polimaterico con le tecnica di fondo del collage, fatto di torri e rimandi alla luce rossa di una bologna che forse solo i poeti sanno intravedere. Non è mai una città bucolica quella dei poeti, è una città di vissuti duri e di echi politici, è il sogno di quelle banlieue che ancora qui hanno da venire
e' che ogni volto ha il suo vento
due dita fredde lo sfiorano talvolta nel camminamento
(Francesca Serragnoli) |
l'inquilino ha cambiato casa
ha lasciato un'impronta di resa
sui vetri sui muri
dopo anni
(Vito M. Bonito)
Per questo è bene uscire prima di scena
essere metà di un personaggio
rincorrere le foglie d'autunno nei giardini
che sempre ci illudono
(Sarah Tardino)
Ho titolato questo quadro"La torre delle parole " per omaggiare le parole dei poeti che io considero essenziali e in contrasto con il rumore di fondo che a volte opprime le nostre città
(Maura De Mezzo)
pittrice e curatrice di corsi di pittura //autrice dell'opera di copertina
ed ora che il padre ,se ne è andato devi aver realizzato che toccava al figlio farsi carico del sonno farsi carico delle preghiere e dei ceri che di nascosto accendevi all'Osservanza. (Alessandro Brusa) |
io avrei voluto essere e non ero
ancora, le ombre fuggevoli zigzagavano tra le rocce, era la collina ad aspettare lontana (Martina Campi) |
Prima di parlare di poesia bisognerebbe aver incontrato i secoli. E le proprie mani piene di lavoro e di silenzio. E non vantarsene ma ricominciare ogni giorno. E non vantarsene ma ricominciare ogni giorno nel fuoco del buio. E non fingere di sapere. E non vantarsene. In riva al destarsi. In riva. Al destarsi. Non vantarsene.
Volevo dire prima di parlare di follia.
(Giancarlo Sissa)
La pioggia dell'Atlantico e le ceneri
la fine dell'inverno del rancore
lo sciogliersi in fanghiglia delle ore
del giorno che s'impiglia ai gangli teneri.
(Vincenzo Bagnoli)